Campionato Mondiale Motocross – 13a prova – Namur (Belgio)
Cairoli magico: vince il GP!-Undici punti per Monni, otto per Federici
La tredicesima prova del Mondiale Motocross si è disputata sul ‘mitico’ tracciato della Cittadella di Namur nella Vallonia belga, la regione di lingua francese. Dopo una nottata di pioggia la domenica è stata calda e soleggiata, e la pista in ottime condizioni. Esordiente a Namur, una pista dalle caratteristiche molto particolari, Cairoli (Yamaha YZF 250) dopo la buona qualifica di ieri (nono) ha sempre più preso confidenza con il percorso e oggi ha stupito tutti, portando a termine due gare eccellenti e guadagnando, a soli 18 anni, la sua prima vittoria assoluta in un Gran Premio iridato. Prestazione fantastica, a cui si può aggiungere, per rendere meglio la portata dell’evento, che con questa vittoria Cairoli è il primo italiano ad aggiudicarsi un Gran Premio nella lunga storia di Namur (la prima prova iridata qui ospitata, risale al 1957).
‘Che gara, ancora non riesco a crederci! Ieri, dopo le prime sessioni di prove su questa pista, ero un po’ preoccupato, non mi sentivo in sintonia con il percorso, lo trovavo troppo ‘strano’. Per esempio non riuscivo ad abituarmi al ‘buio’ nel bosco, dove il terreno sembra piatto e invece si nascondono buche e radici insidiose. Poi il ‘giro’ è lungo e ci vuole molto a memorizzarlo. Dopo il warm-up di oggi mi sentivo ok, con De Carli abbiamo sistemato la moto alla perfezione ed ero tranquillo. Qui ci vuole una buona partenza… nella prima gara sono scattato bene, ero quinto o sesto, ma nel primo giro ho subito guadagnato terreno ed ero terzo, alle spalle di Chiodi e Vehvilainen. E’ così cominciato il solito duello con Chicco, come domenica scorsa a Loket. Ho cercato di passarlo in diversi punti, ma Chicco con la sua esperienza mi ha sempre chiuso la porta. In un paio di occasioni ho anche rischiato di scivolare, perchè qui se si esce dalla traiettoria migliore si finisce sul viscido, e allora ho pensato che non era il caso di ripetere l’errore di Loket e mi sono ‘dato una calmata’. Comunque avevamo un gran passo e a metà gara abbiamo superato Vehvilainen. Sono sempre rimasto alle spalle di Chiodi aspettando un suo errore, ma lui è stato bravo e mi sono accontentato del secondo posto, ero soddisfatto perchè ho capito che la velocità c’era’.
Antonio nel corso del tredicesimo passaggio ha fatto segnare il miglior giro di tutti i piloti in gara 1.
‘Nella seconda gara sono rimasto un po’ nel mucchio al via dopo la prima curva, ed ero intorno alla nona posizione. Ho corso a testa bassa pensando almeno di ripetere il podio di domenica e dopo un giro ero sesto, ma alle spalle di Philippaerts ho perso un po’ il ritmo e davanti hanno allungato, poi lui è caduto e a metà gara ero quarto alle spalle di Vehvilainen. Intanto dal box mi avevano segnalato che Maschio, che vedevo davanti, in realtà era doppiato (era caduto), e mi hanno avvertito che tenendo la quarta posizione avrei vinto il Gran Premio. Non ho avuto grossi problemi a tenere a bada Sword, ma gli ultimi giri non passavano mai… Sono felicissimo, già domenica scorsa avrei potuto vincere l’assoluta di GP, e mi era rimasto l’amaro in bocca, ma sinceramente non mi aspettavo di vincere qui, su una pista che non conoscevo e che è da tutti definita il Tempio del Motocross!’
Inutile aggiugere che il giovane siciliano è stato subito ‘adottato’ dai ventimila spettatori assiepati nel bosco della Cittadella, e spinto a gran voce fino alla bandiera a scacchi.
Giornata positiva anche per Monni, che nonostante la sfortuna di gara 1 (coinvolto in una caduta al via), ha dimostrato in gara 2 di poter lottare con i migliori e, partito sedicesimo, è riuscito a risalire fino alla decima posizione, concludendo a poca distanza da Rattray.
In una giornata indimenticabile per il Team Yamaha De Carli la sfortuna si è invece abbattuta su Federici, che pure ieri aveva dimostrato di essere uno trai più veloci in pista (terzo in qualifica). Claudio è stato coinvolto in cadute alla prima curva dopo il via in tutte e due le gare. In gara uno è riuscito a risalire da ultimo fino alla tredicesima posizione, con una progressione incredibile su questa difficile pista, in gara due è stato costretto al ritiro.